lunedì 6 agosto 2007

Agonia

...Candido, ovvero l'ottimismo.
Sto passando gli ultimi giorni a controllare i finanziamenti e le tariffe assicurative per chi per la prima volta decide di farsi una cazzo di macchina. Dopo nottate passate a confrontare i prezzi e a capire il senso di postille oscure persino a coloro che le hanno inventate, continuo a chiedermi se l'anormale sia io da non riuscire a portermi permettere entrambe le cose(ovvero pagare sia le rate della macchina che accantonare una quota mensile per pagare ogni sei mesi l'assicurazione), oppure il nostro sia un paese di ricchi e io sono l'unico che non ci ha capito un cazzo su come giri il "business".

Ma come minchia si fa? Parlo con gente che ogni tanto bazzica i miei soliti giri e i miei soliti locali infrasettimanali. Sostengono di avere un lavoro di merda, di prendere due soldi, ma nel frattempo hanno la macchina appena uscita dalla fabbrica, pagano un bordello di assicurazione e, oltre a mangiare e bere pagando conti salatissimi, mi dicono pure che tra 5 giorni se ne vanno a fanculo su una isola sperduta nel pacifico a farsi "qualche giorno di ferie".
Per me invece si prospetta un agosto di lavoro, i soliti due soldi nel portafogli. Una macchina da tenere come Jpg da vedere sul pc, e una assicurazione in fase "calcola la tua assicurazione"
praticamente un pdf con una simulazione con quella che NON sarà mai la mia assicurazione sulla mia NON macchina...come cazzo faranno sti tipi? Bah...probabilmente il viandante non ci sa fare con i numeri...

venerdì 3 agosto 2007

Incubo di una nuova alba di mezza estate

Dormi, o almeno ci provi...così dicono.
Ma il Viandante Oscuro non dorme mai, perchè non potrebbe altrimenti assaporare ogni passionale istante d'ombra che abbraccia la notte. Eh già...notte oscura, stanza chiusa, voluttuose spire di fumo che avvolgono la sua già ridotta visuale. Mormorii salgono dalle sale del castello della sua testa, unica colonna sonora che lo accompagna. E lui pensa...pensa e pensa...pensa che la vita è sempre strana, anche se tentano di annientare la sua coscienza rendendolo piatto e "quotidiano", sà che gli darà sempre qualcosa su cui ragionar con sè stesso...e ad ogni alba si solleva da quel suo stato, da quel suo trip mentale. Prende il suo bastone, indossa la sua cappa, liscia i suoi capelli, arriccia con gesto ormai consueto la mefistofelica barba e lascia il rifugio notturno, il bosco surreale nel quale la sua mente si è abbeverata alla fonte della riflessione(o ossessioni? o paranoie? o semplici pensieri vuoti e caduchi quanto la vita stessa?) e stancamente con il passo di sempre si avvia verso la negazione dì se stesso, in attesa che una nuova notte si ripresenti.